Descrizione

Questo particolarissimo miele ricco di sali minerali e con poco contenuto di zuccheri, è sempre più richiesto per le sue innumerevoli proprietà.
Non deriva dal nettare dei fiori, bensì la Melata è una sostanza prodotta dal metabolismo di Afidi ed altri insetti che succhiano la linfa dalle foglie degli alberi e producono una sostanza zuccherina che le api raccolgono e trasformano in miele.
E’ anche conosciuto come “il miele dello sportivo” giacche è un ottimo integratore di sali minerali e oligominerali.

E’ piuttosto denso e dal colore molto scuro.
Sapore deciso con un particolare retrogusto terroso, è meno dolce al palato dei mieli di nettare, lo si può gustare con uno yougurt naturale, o su una fetta di pane tostato o con una tazza di cereali o muesli la mattina.
E’ un super-alimento per ogni età e ne consigliamo l’utilizzo come integratore di sali minerali sciogliendone un paio di cucchiai in mezzo litro di acqua con mezzo limone.

Ottimo per accompagnare formaggi sapidi ed intensi tipo pecorini stagionati e Castelmagno.

Minima tendenza a cristallizzare.

 LA CRISTALLIZZAZIONE E’ SEGNO DI GENUINITA’:

Premesso che la cristallizzazione non è assolutamente un difetto del miele anzi, ne conferma la naturalità ed autenticità a testimonianza che non ha subito trattamenti industriali.
Si tratta di un FENOMENO NATURALE : per fare il miele le api utilizzano nettare di fiori nel quale sono presenti fruttosio e glucosio, quest’ultimo, a temperature inferiori ai 10°C, tende a trasformarsi in cristalli.
Ogni miele deriva da nettari diversi, quindi nel caso in cui il glucosio sia presente in quantità maggiore, più rapida sarà la formazione di cristalli, mentre se c’è più fruttosio resta liquido più a lungo.
Ciò non esclude che anche nei mieli meno tendenti alla cristallizzazione col freddo si possano formare venature di cristalli.

Tenendo presente che più si scalda il miele ad alte temperature più si abbassano le sue proprietà, chi non ama il miele cristallizzato può  farlo sciogliere riscaldandolo leggermente (max 40°C) a bagnomaria o posizionarlo vicino ad una fonte di calore come termosifone, stufa o camino … l’importante è non sottoporlo a temperature troppo elevate.